La Sardegna vieta la pesca di Oloturia (cetriolo di mare) fino al 31/12/2022 e quella del riccio di mare dal 22/01/2022 al 30/04/2024.
Lo scorso 1 gennaio è entrato in vigore il Decreto Ministeriale firmato dal sottosegretario di Stato delle Politiche Agricole Alimentari e forestali Francesco Battistoni che prevede la proroga del divieto di pesca , detenzione a bordo, trasbordo ovvero sbarco di esemplari della classe Holothuroidea (Oloturia – Cetriolo di Mare) fino al 31 dicembre 2022, misura che era stata precedentemente introdotta fino al 31 dicembre del 2021, dal ministro Teresa Bellanova.
Anche la cattura accidentale di questi esemplari è annoverata tra le fattispecie punibili.
Queste misure si sono rese necessarie in seguito a:
- la grande richiesta dei mercati orientali
- una scarsa regolamentazione sul prelievo di questi echinodermi (di nessun interesse se si eccettua l’utilizzo come esche per il prelievo di saraghi, orate e pagri con i palangari)
- presenza di una pesca intensiva che ha quasi estinto le Oloturie dai fondali di diverse zone d’Italia
La Regione Sardegna, inoltre, ha vietato dal 22 gennaio 2022 e fino al 30 aprile 2024 la raccolta, sia professionale che sportiva, del riccio di mare con la LEGGE REGIONALE 22 NOVEMBRE 2021, N. 17 (art. 13 comma 47), che riporta:
“Nel mare territoriale della Sardegna, a decorrere dal sessantesimo giorno successivo all’entrata in vigore della presente legge, è vietato il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione degli esemplari di riccio di mare (Paracentrotus lividus) e dei relativi prodotti derivati freschi, per un periodo di tre anni e comunque fino alla data del 30 aprile 2024.“
Si tratterebbe – secondo l’assessora regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia – di un fermo necessario per consentire il recupero degli stock e la ricostituzione della risorsa messa a rischio dal massiccio prelievo effettuato negli ultimi anni.
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