La sempre maggiore attenzione al benessere animale da parte dei consumatori ha messo in luce, e talvolta sotto accusa, diverse metodologie di pesca, abbattimento e stordimento di vari animali, tra cui crostacei (decapodi in particolare, come gamberi, granchi…) e molluschi cefalopodi (polpi, seppie, calamari e totani).
La domanda che spesso viene posta è: queste specie soffrono quando vengono abbattute o cucinate vive?
La ricerca offre diversi pareri, a volte discordanti: sono in grado di riconoscere uno stimolo nocivo e di adottare comportamenti atti ad evitarlo, ma non vi è evidenza della capacità di rielaborarlo (Mason, G. J. (2011). Invertebrate welfare: where is the real evidence for conscious affective states? Trends in Ecology & Evolution, 26(5), 212–213.). Non hanno una corteccia cerebrale sufficientemente sviluppata.
Inoltre, se ci pensiamo bene, i crostacei sono Artropodi tanto quanto insetti e aracnidi. Nel momento in cui si decide di tutelare gli uni, si dovrebbe farlo per coerenza anche con gli altri. Non è, e non può essere il caso (dovremmo smettere di utilizzare insetticidi ed antizanzare).
Eurofishmarket sta indagando e raccogliendo informazioni a riguardo, e si impegnerà nella pubblicazione di informazioni verificate a riguardo.